Nottambuli : potrebbero avere un rischio maggiori di diabete e malattie cardiovascolari.
I nottambuli, coloro he amano stare svegli fino a tarda notte, hanno dei rischi maggiori ?
Sei un mattiniero o un nottambulo ?
I nostri modelli di attività e cicli del sonno, potrebbero influenzare il rischio di malattie.
In particolare di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.
Una nuova ricerca ha rivelato che i cicli veglia/sonno causano differenze metaboliche.
Ed alterano la preferenza del nostro corpo per le fonti di energia.
I ricercatori hanno scoperto che coloro che rimangono svegli più tardi, hanno una ridotta capacità di utilizzare i grassi per produrre energia.
Questo, significa che i grassi possono accumularsi nel corpo ed aumentare il rischio di Diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.
Le differenze metaboliche riguardano il modo in cui ogni gruppo può utilizzare l’insulina per promuovere l’assorbimento del glucosio.
Le persone mattiniere ( preferiscono essere attivi al mattino ) fanno più affidamento sui grassi come fonte di energia.
Tali individui sono più attivi durante il giorno con livelli di capacità aerobica più elevata rispetto ai nottambuli.
D’altra parte, i nottambuli, con tutte le conseguenze dell’insonnia, utilizzano meno grassi per l’energia a riposo e durante l’esercizio fisico.
I ricercatori hanno scoperto che i mattinieri usano più grasso per produrre energia sia a riposo che durante l’esercizio fisico.
I mattinieri sono più sensibili all’insulina, i loro corpi richiedono più insulina per abbassare i livelli di glicemia.
I Nottambuli, d’altra parte, sono resistenti all’insulina, il che significa che i loro corpi richiedono più insulina per abbassare i livelli di glicemia.
I loro corpi prediligono i carboidrati come fonte primaria di energia rispetto ai grassi.
La ridotta capacità dei nottambuli di rispondere all’insulina, può essere dannosa in quanto indica un rischio maggiore di diabete di tipo 2 e/o malattie cardiovascolari.
La causa di questo cambiamento nelle preferenze metaboliche tra mattinieri e nottambuli è ancora sconosciuta e necessita di ulteriori indagini.
Le differenze nel metabolismo dei grassi tra mattinieri e nottambuli mostrano che il ritmo circadiano del corpo ( ciclo sonno/veglia ) potrebbe influenzare il modo in cui i nostri corpi usano l’insulina.
Una capacità sensibile o ridotta di rispondere all’ormone insulina ha importanti implicazioni per la nostra salute.
Questa ricerca fa avanzare e migliorare la nostra comprensione sull’importanza del ritmo circadiano del nostro corpo.
Un disequilibrio nel ritmo sonno/veglia influisce molto sulla nostra salute in maniera negativa.
Poiché il cronotipo sembra avere un impatto sul nostro metabolismo e sull’azione ormonale.
Il cronotipo potrebbe essere utilizzato come fattore per prevedere il rischio di malattie di un individuo.
Si è anche scoperto che i mattinieri sono più attivi fisicamente ed hanno una forma fisica più efficiente rispetto ai nottambuli.
Questi ultimi sono anche più sedentari di giorno.
Come dice la medicina tradizionale cinese : di giorno ci ammaliamo, di notte si guarisce.
Pertanto, curiamo le ore di sonno ed il ritmo sonno/veglia.
Buongiorno prof! Gli esperimenti di isolamento in grotta “avrebbero dimostrato” che ognuno di noi ha un orologio interno personale che sposta in un senso o nell’altro i ritmi riposo/attività con conseguente aggiustamento del sonno (sia in allungamento che in riduzione) e della necessità di alimentazione. Questo contraddirebbe l’idea che essendoci evoluti su questo pianeta, l’orologio biologico dovrebbe essere tarato su ritmi di 24 ore basato sull’alternanza buio/luce. Dobbiamo ascoltare l’orologio interno personale o il ritmo imposto dal pianeta? non potrebbe essere che forzare i ritmi per allinearci tutti allo stesso standard sia deleterio per ogni singolo organismo (ritmi lavorativi e di vita sociale permettendo….)? Non potrebbe essere che ognuno possa trovare un equilibrio nei “suoi” ritmi, rimanendo quindi in salute? grazie mille per gli spunti di riflessione.
Buongiorno, Laura. Hai perfettamente ragione : essere resilienti è di fondamentale importanza per saper adattarci agli eventi della vita. Adattarsi “all’esterno” e non al nostro mondo interiore ( bisogni, piaceri, limiti, ecc. ) può essere molto deleterio. Finché il corpo pesce a tenerci in omeostasi non succede nulla, ma quando le risorse si esauriscono…iniziano i problemi. E’ anche vero che ognuno di noi è singolo a sé, unico e raro. Pertanto, ognuno dovrebbe trovare il proprio equilibrio nel rispetto dei propri tempi e bisogni. Grazie per la bellissima condivisione.