Il concetto di Stress Psicosociale si riferisce a quel complesso di stimoli interni ed esterni significativi.
Gli stimoli possono essere : abbandono, perdita di familiari, cambiamenti di lavoro, ecc.
Tali stimoli se vissuti come minaccia danno origine a meccanismi di difesa.
La percezione di concomitanti fisiologici quali il modificare la qualità ed intensità di emozioni.
Possono precipitare in un processo somatico patologico.
Gli stress ambientali danno origine a risposte neuromuscolari vegetative e neuroumorali.
La risposta dell’organismo allo stress ha valore di conservazione, ma se protratto si avranno risvolti negativi.
Di tanto in tanto ognuno di noi può esserne colpito e richiede un tributo significativo.
Lo stress Psicosociale è il risultato di una valutazione cognitiva ( interpretazione mentale ) di ciò che è in gioco e cosa si può fare.
Si manifesta quando guardiamo ad una minaccia sociale percepita ( reale o immaginaria ) e discerniamo che potrebbe richiedere risorse che non abbiamo.
Esempi di Stress Psicosociale possono includere qualsiasi cosa che si traduca in una minaccia al nostro stato sociale :
- Stima sociale
- Rispetto e/o accettazione all’interno di un gruppo
- Minaccia alla nostra autostima
- Minaccia sulla quale ci sentiamo di non aver nessun controllo
Tutte queste minacce possono portare il corpo a rispondere allo stress e possono essere dei fattori più faticosi da affrontare.
Perché possono farci sentire non supportati ed alienati e questo rende le cose più difficili da risolvere.
Quando si innesca la risposta allo stress, il corpo rilascia un gruppo di ormoni, ormoni dello stress.
Tra cui troviamo : Cortisolo, Epinefrina ( O Adrenalina ) e Dopamina, che portano una esplosione di energia ed altri cambiamenti nel corpo.
Cambiamenti che si riferiscono al cosiddetto : combatti o fuga.
I cambiamenti usati dagli ormoni possono essere utili a beve termine, ma dannosi a lungo termine.
Dobbiamo fare in modo che il corpo non entri un una “fase di resistenza” a lungo termine.
Ad esempio, il cortisolo migliora il funzionamento del corpo aumentando l’energia, ma deprime il sistema immunitario.
Altrettanto può succedere con gli altri ormoni.
Ecco perché è importante gestire lo Stress Psicosociale nella nostra vita e fare in modo che la risposta venga attivata per il tempo necessario.
E’ anche importante imparare a gestire la risposta con tecniche di “sollievo” per non sperimentare stress prolungati o stress cronico.
Esistono diversi modi per gestire lo stress psicosociale, perché coinvolge fattori esterni ( cose che dobbiamo fare ) e fattori interni ( i nostri pensieri ).
SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI RISOLUZIONE DEI CONFLITTI
Il conflitto è una parte quasi inevitabile di qualsiasi relazione.
Le persone saranno in disaccordo e vorranno cose diverse.
Il modo in cui gestiamo i conflitti può creare stress psicologico, ma puoi lavorare sulle tue capacità di risoluzione dei conflitti.
Puoi cambiare ciò che porti nella situazione, puoi diffondere parte della negatività e modellare un comportamento più sano.
CONCENTRATI SUGLI AMICI CHE TI SOSTENGONO ED EVITA I DRAMMI.
Se ci pensi bene, sai di chi puoi fidarti per supportarti e di chi non puoi.
Respira un attimo, pensaci un secondo…sono sicuro che avrai trovato l’amico.
Passa più tempo con chi ti semplifica la vita e riduci al minimo il tempo trascorso con chi ti fa sentire stressato.
Non eliminerà tutto lo stress, ma ti farà sentire meno abbattuto e fermare molto stress.
PROVA A CAMBIARE PROSPETTIVA.
A volte lo stress che proviamo non è necessario perché le emozioni ( come rabbia o minaccia ) che proviamo non ci influenzano molto.
Cambiare il modo in cui guardi a qualcosa, o spostare su ciò che ti concentri può fare la differenza .
Il problema può risultare meno grande se cambi la prospettiva e tutto diventa meno stressante.
TROVARE STRATEGIE DI GESTIONE DELLO STRESS CHE FUNZIONINO PER TE.
Mentre la risposta fisiologica allo stress è universale, risposta di lotta o fuga, il modo in cui lo stress ha un impatto su di te è unico.
Mentre alcune persone affrontano una giornata stressante andato in palestra, altre potrebbero bere in eccesso.
Alcune persone ritengono lo stress un inconveniente, mentre altre ne sono sopraffatte.
Affrontare lo stress in modo più sano tende a creare resilienza.
Scegli la tecnica che più ti si addice in base a quelle che sono le tue esigenze : meditazione, yoga, nuoto, lettura, massaggi, camminare, ecc.
L’esercizio fisico aiuta a scaricare le tensioni corporee provocate proprio dagli ormoni e dalle mozioni.
E’ vero che l’esercizio fisico è un eccellente strumento di riduzione dello stress, per diversi motivi :
- Aiuta a rilasciare la tensione accumulata nel corpo
- Può aiutarti a liberare la tensione emotiva
- L’esercizio rilascia endorfine ed altri “ormoni della felicità” promuovendo una sensazione, e non solo, di benessere.
- Promuove la salute ed il benessere generale.
- Ti consente di essere socievole, il che può anche essere ottimo per ridurre lo stress
- Possono permetterti di entrare in uno stato meditativo
- Può aumentare i sentimenti di autostima
Infine, non poteva mancare un consiglio di tecnica di Bioenergetica.
Coloro che mi seguono, che hanno partecipato ai miei seminari o workshop, così come i miei pazienti, ne conoscono i benefici.
L’esercizio fisico, abbiamo visto, è un eccellente strumento per ridurre lo stress.
La mia impressione è che sia solo una “scarica” muscolare, scarica fisica pura.
Ma se alla scarica muscolare associamo una scarica emotiva?
Il benessere si amplifica, è ciò che succede in un lavoro di bioenergetica.
Chi l’ha sperimentato sa benissimo di cosa si tratti.
Pertanto, il consiglio è di fare esercizio di respirazione e grounding quotidiani e di associare ad essi esercizi di scarica emozionale.
Una summa sintetica ed esaustiva di ciò che ci deve far star bene
Grazie Zio
Grazie Pietro.
La mia percezione è che lo stress sia diventato l’ostacolo principale per una vita serena perché viviamo in profonda solitudine, senza possibilità di confronto e di crescita nella dialettica. Vedo questo nei giovanissimi (sotto i 20), negli adulti e negli anziani: la risposta che ottengo più spesso quando si valuta un cambio di prospettiva è “ma come faccio, ma dove vado, sono solo..”; questo anche in gruppi di età bassa, in barba alla illusoria connessione che abbiamo proposto loro attraverso la rete immaginaria del nulla. Forse anch’io sto subendo il burnout?
Sono d’accordo. La privazione di una vita sociale e di condivisone può aumentare lo stress e portarci in una fase di resistenza cronica.Quando alcuni tratti sono fortemente strutturati è difficile uscirne e rischiano di diventare abitudini. In questo ultimo anno siamo tutti a rischio di Burnout. Ma sono sicuro che ne usciremo…gli strumenti li abbiamo, dobbiamo essere bravi a rompere proprio le catene delle abitudini.