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Questo è il primo di cinque articoli dedicati alla descrizione dei cinque caratteri di Lowen.

Prendetevi qualche minuto di tempo e mettetevi comodi, meritano di essere letti.

Prima di iniziare sono doverose alcune precisazioni; i termini : “Schizoide”, “Orale”, “Psicopatico”, “Masochista” e “Rigido” sono stati utilizzati da Lowen perché corrispondono a definizioni di turbe della personalità accettate in campo psichiatrico,

la descrizione, per forza di cose, sarà schematica ( la bioenergetica aiuta a rompere gli schemi ) perché è difficile entrare nel dettaglio di ogni singolo carattere essendo molto complessi e non esiste una struttura pura.

I Caratteri saranno affrontati in ordine cronologico in base all’età del diritto negato.

Saranno trattati così come li ha descritti Lowen nel libro “Bioenergetica” in modo da rendere pubblica l’opera dell’autore senza filtri personali.

Nel preambolo troverete le mie considerazioni, mentre nell’articolo dedicato alla bioenergetica integrata troverete altri dettagli.

PREAMBOLO

La necessità di essere voluto e accettato è un bisogno primario di sicurezza di ogni persona. Non possiamo vivere a lungo e progredire senza questa esigenza primaria.

Abbiamo bisogno di essere connessi con qualcuno che ci aiuti in modo sicuro  e che ci faccia sentire accettato, voluto.

Siamo progettati per  vivere in famiglia e trovare il nostro ruolo all’interno di essa con sicurezza del proprio Sé e nella vita.

Lo Schizoide inizia a percepire il disagio sin dal concepimento, se la madre lo rifiuta inizia a sentirsi minacciato ed in pericolo di vita, può anche aver provato la sensazione di morte ancor prima che nascesse.

Il bambino si sviluppa e cresce nel ventre materno e tutto il suo benessere dipende dallo stato psicofisico della madre, la quale attraverso la placenta influenza il benessere del feto.

Qualsiasi cosa succeda alla madre influenza il bambino e la percezione del suo Sé, così come lo farà l’ambiente, dalle persone che si prenderanno cura, alla alimentazione, ecc.

La Madre, quando entra in una fase di resistenza ( Sindrome Generale di Adattamento ) produce :  sostanze chimiche, ormoni, neurotrasmettitori, ecc. che regolano il proprio “Sistema” corpo.

Nella suddetta fase e sopratutto nella prima ,definita di “attacco o fuga”, gli ormoni  del sistema Nervoso Autonomo,

in particolare del Sistema Simpatico, dell’asse Ipofisi – Ovaio, prodotti arrivano al feto attraverso la placenta e producono uno stato di allarme, di paura, di ansia che portano il bambino ad essere ipervigile ancor prima di nascere,

inizia il “modellamento del corpo” come struttura caratteriale.

La Madre che vive uno stato di benessere psicofisico è sotto l’effetto del sistema nervoso Parasimpatico, ne consegue che anche il bambino vive uno stato di benessere, cresce bene, è rilassato e felice.

Il rifiuto può essere messo in atto, da parte della madre, anche dopo la nascita. In queso caso i motivi di tale rifiuto possono essere numerosi, dipende dalla condizione di partenza dei genitori, dallo stato di salute emotiva di entrambi, soprattuto di quello della madre.

La causa più frequente, per fare alcuni esempi, potrebbero essere la Depressione  Post Partum, il parto cesareo, ecc.

Ormai è ampiamente studiato e dimostrato che il manifestarsi di patologie non è dovuto solo ed esclusivamente alla predisposizione ed alla trasmissione genetica.

L’Epigenetica, che studia tutte le modificazioni ereditabili  che variano l’espressione genica ma senza alterare la sequenza del DNA, ha dimostrato come tutto ciò sia vero.

Pertanto, un segnale Epigenetico  è un cambiamento ereditabile  che non altera la sequenza nucleotidica di un gene ma la sua attività.

Per precisare che situazioni ambientali possono modificare la nostra espressione genica senza alterarla, ciò che può succedere al carattere Schizoide soprattuto nella fase di gestazione.

I bambini nascono con una forte intelligenza istintiva : codificano qualsiasi tipo di segnale di socializzazione, hanno innato la capacità di lettura del corpo, degli occhi, voce, gesti ed altri tipi di segnali.

Impara rapidamente se è desiderato e voluto, amato, se si sente  sicuro.

Il problema per il bambino in questa fase è che ha ancora un sistema nervoso primitivo, ancora poco sviluppato per mettere in atto strategie per affrontare le minacce di ostilità.

Ha solo la capacità di dissociarsi dalle persone che si prendono cura di lui e mettere in atto uno “Splitt-Off” ( Scisso in due ) per sopravvivere alla minaccia terrificante.

Questo tentativo di proteggersi lo mette in una situazione di evitamento, di fuggire, di andar via dalla situazione di pericolo che diventerà la sua modalità relazionale da adulto.

Tipico dello Schizoide, nelle relazioni interpersonali e sociali, è la compensazione attraverso l’isolamento sociale, ritiro, ritiro in sogni immaginari, di mondi immaginari, realtà virtuale su internet.

La “Fuga” è la parola d’ordine e lo aiuta e sentirsi al sicuro.

Percepire il mondo ostile lo costringe ad idealizzare se stesso mentalmente, l’espressione bioenergetica che identifica meglio tale situazione è : stanno in testa ( il contrario dell’essere radicati ).

Il corpo è “congelato” non percepiscono emozioni e questo li porta ad isolarsi ancora di più nelle loro fantasie di onnipotenza mentale. Io sono la mia mente!! A discapito del corpo.

Le caratteristiche corporee salienti del figlio non voluto sono : un taglio netto a livello della vita, gli occhi evitanti ( hanno molta paura a guardare gli altri negli occhi ) e la posizione del capo inclinato ( L’appeso di Lowen ).

SCHIZOIDE ( Il Figlio Rifiutato )

 

Descrizione 

Il termine ” schizoide ” deriva da ” schizofrenia” e indica la presenza nella personalità di tendenze di tipo schizofrenico. Si trat­ta più precisamente della tendenza :

l) a spaccare in due il funzio­namento unitario della personalità; per esempio il pensiero tende a essere dissociato dal sentire; quello che l’individuo pensa sembra avere poca connessione apparente con i sentimenti e con il compor­tamento;

2) a ritirarsi verso l’interno, rompendo o perdendo il con­tatto con il mondo e con la realtà esterna .

Il termine “schizoide” definisce una persona con un senso di sé ridotto, un io debole e un contatto notevolmente limitato con il corpo e le sue sensazioni.

 

Condizione Bioenergetica 

L’energia viene trattenuta e non fluisce nelle strutture perife­riche del corpo – cioè negli organi che stabiliscono il contatto con il mondo esterno: viso, mani, genitali e piedi.

Questi organi non sono pienamente connessi a livello energetico con il nucleo, vale a dire che l’eccitazione del nucleo non fluisce liberamente verso di essi, ma è bloccata da tensioni muscolari croniche localizzate alla base del capo, alle spalle, alla pelvi e alle articolazioni delle anche.

Le funzioni svolte da questi organi sono perciò dissociate dai sen­timenti presenti nel nucleo dell’individuo.

La carica interiore tende a congelarsi nella regione del nucleo e di conseguenza la formazione di impulsi è debole. La carica tut­tavia, essendo compressa, è esplosiva e può esplodere nella violenza o nell’omicidio.

Questo accade quando la difesa cede e l’organismo viene inondato da una quantità di energia che non è in grado di controllare.

La personalità si spacca in due e si sviluppa uno stato schizofrenico. In questa situazione l’omicidio non è infrequente. 

La difesa consiste di uno schema di tensioni muscolari che ten­gono insieme la personalità impedendo che le strutture periferiche vengano inondate di sentimenti e di energia

Dal punto di vista energetico il corpo è spaccato in due alla vita, con il risultato che manca l’integrazione fra la parte superiore e quella inferiore.

Aspetti Fisici 

Nella maggioranza dei casi il corpo è striminzito e contratto, mentre se nella personalità sono presenti degli elementi paranoici ha un aspetto più pieno e atletico.

Le principali aree di tensione sono situate alla base del cranio, alle articolazioni delle spalle, delle gambe, della pelvi e intorno al diaframma.

In quest’ultima regione la tensione in genere è tanto forte che tende a spaccare in due il corpo.

Le spasticità dominanti sono situate nei piccoli muscoli intorno alle articolazioni.

Perciò questo tipo può presentare un’estrema mancanza di flessibilità op­pure un’iperflessibilità delle articolazioni.

Omeopaticamnete ricorda molto la Tipologia Sensibile nonché Costituzione Fluorica.

Il viso è simile a una maschera. Gli occhi, pur non essendo privi di espressione come negli schizofrenici, sono privi di vita e di co­municativa.

Le braccia pendono come appendici piuttosto che come estensioni del corpo. I piedi sono contratti e freddi; spesso sono all’infuori; il peso del corpo viene sopportato dalla parte esterna.

Spesso c’è fra le due metà del corpo una discrepanza marcata. In molti casi non sembra nemmeno che appartengano alla stessa persona.  

Sotto sforzo, per esempio quando l’individuo assume la posi­zione ad arco, spesso la linea del corpo appare spezzata. Capo, tron­co e gambe formano degli angoli ai rispettivi punti d’incontro.

 

Correlati Psicologici

C’è un senso inadeguato di Sé dovuto alla mancata identifica­zione con il corpo. Il soggetto non si sente connesso e integrato

La tendenza alla dissociazione, rappresentata a livello corporeo dalla mancanza di connessione energetica fra il capo e il resto del corpo, produce una spaccatura della personalità in atteggiamenti opposti.

Si può trovare un atteggiamento arrogante unito a uno di avvilimento, un atteggiamento da vergine unito a un atteggiamento da puttana.

Quest’ultima divisione riflette anche la spaccatura delle due parti, quella superiore e quella inferiore del corpo.

Il carattere schizoide è ipersensibile a causa della debolezza dei confini dell’io, che sono l’equivalente psicologico della mancanza di carica periferica.

Questa debolezza riduce la resistenza alle pres­sioni esterne e costringe l’individuo a ritrarsi nell’autodifesa.

Nel carattere schizoide c’è una forte tendenza a evitare le rela­zioni intime, sentimentali.

Questi rapporti sono di fatto molto dif­ficili da stabilire per via della mancanza di carica nelle strutture periferiche.

L’impiego della volontà per motivare le azioni dà al comporta­mento schizoide un carattere di insincerità.

È stato definito un com­portamento “come se” – cioè come se fosse basato sui sentimenti, mentre in realtà le azioni non sono espressione di sentimenti.

 

Fattori Eziologici 

In tutti i casi è chiaramente evidente che vi fu nella prima infanzia un rifiuto da parte della madre, vissuto dal paziente come minaccia alla propria esistenza.

Il rifiuto era accompagnato da una ostilità coperta, ma a volte anche manifesta.

Il rifiuto e l’ostilità crearono nel paziente la paura che qualun­que gesto di prendere, qualunque richiesta o tentativo di autoaffermazione  avrebbero portato all’annullamento .

 La storia del paziente rivela la mancanza di forti sentimenti positivi di sicurezza o di gioia. Nell’infanzia era frequente il ter­rore notturno.

Tipico, sempre durante l’infanzia, un comportamento privo di emotività, di ritiro dal mondo esterno, con occasionali esplosioni di rabbia: il cosiddetto comportamento autistico .

Se durante il periodo edipico era accaduto che, per motivi ses­suali, uno dei due genitori facesse un investimento secondario sul bambino – fenomeno abbastanza comune -, alla personalità si aggiunge un elemento paranoide.

Questo consentirebbe una certa misura di comportamento agito nella tarda infanzia e nell’età adulta.

Questo tipo di storia non lascia scelta al bambino: non può far altro che dissociarsi dalla realtà (intensa vita fantastica) e dal proprio corpo (intelligenza astratta) per sopravvivere.

Poiché i sen­timenti dominanti erano il terrore e la furia omicida, il bambino per difendersi ha eretto un muro che esclude tutti i sentimenti.

Conclusioni

Il Carattere Schizoide dimostra quanto siano importanti, ai fini di una vera salute psicofisica, diversi fattori : la nascita del bambino voluta con  amore ancora prima del concepimento, ricevere amore incondizionato da parte delle persone che si prendono cura del bambino, sostegno, accudimento, calore e, soprattutto, il “Tocco” : essere in grado di rispettare i bisogni del bimbo e “toccarlo”, con tutti gli organi di senso, solo ed esclusivamente col Cuore. Solo in questo modo si potrà dare al proprio figlio la possibilità di ricevere la “grazia” e di un Vero Sé: