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Isolamento sociale come fattore di stress cronico

Punti Salienti 

  • L’isolamento sociale aumenta la produzione di glucocorticoidi e anedonia
  • Un modello collega stress, invecchiamento cellulare e depressione
  • L’utilizzo di ossitocina previene l’invecchiamento dato dall’isolamento sociale.

Isolamento sociale come fattore di stress cronico nei mammiferi sociali.

Porta ad una elevata produzione di glucocorticoidi.

I quali possono influenzare i meccanismi cellulari dell’invecchiamento, inclusi i livelli di stress ossidativo.

Studi recenti suggeriscono che l’ossitocina ed il sostegno sociale possono mitigare alcune delle conseguenze negative dell’isolamento sociale.

Possibilmente riducendo i livelli di glucocorticoidi.

Durante lo studio sono stati misurati i livelli glucocorticoidi, il danno ossidativo, la lunghezza dei telomeri e l’anedonia.

Si è scoperto che 6 settimane di isolamento sociale ( cronico ) hanno portato ad un aumento dei livelli di glucocorticoidi.

Si è riportato anche un danno ossidativo ed un accorciamento dei telomeri.

Questi risultati dimostrano che l’isolamento sociale cronico è un potente fattore di stress.

Che si traduce in un comportamento simile alla depressione e nell’invecchiamento cellulare.

Lo scarso sostegno sociale contribuisce alla malattia ed all’invecchiamento accelerato.

In particolare, un recente lavoro riporta che uno scarso supporto sociale è collegato alla ridotta lunghezza dei telomeri.

I telomeri sono un biomarcatore chiave dell’invecchiamento cellulare.

Al contrario, il supporto sociale è una componente essenziale di un invecchiamento sano, associato ad una maggiore immunità.

Una migliore salute generale ed una durata della vita più lunga.

Nonostante non si conoscano i meccanismi sottostanti, un candidato chiave è il neuropeptide  ossitocina.

L’ossitocina aiuta  a mediare il legame sciale, l’attaccamento e può essere rilasciata durante le interazioni sociali positive.

Una domanda senza risposta è come il supporto sociale prevenga il degrado dei telomeri.

Sebbene studi di correlazione abbiano collegato l’ossitocina e il recettore dell’ossitocina alla lunghezza dei telomeri.

I telomeri, “cappucci” terminali del DNA importanti per l’integrità cromosomica, si accorciano progressivamente per tutta la vita.

A causa delle restrizioni di replicazione della DNA polimerasi.

L’accorciamento dei telomeri può essere anche causato dallo stress ossidativo dei radicali liberi.

Che si presentano come sottoprodotti dannosi del metabolismo energetico dei mitocondri

Quando i telomeri si accorciano ad una lunghezza critica, le cellule entrano in senescenza.

Un cambiamento irreversibile in cui la cellula cessa di dividersi.

Durante l’invecchiamento, il numero di cellule senescenti aumenta, portando ad una ridotta capacità rigenerativa dei tessuti.

Ciò contribuisce anche ad una maggiore capacità di ammalarsi.

Il sostegno sociale influisce anche sulla salute psicologica, una componente essenziale di un invecchiamento sano.

L’isolamento sociale percepito e oggettivo sono entrambi associati ad una aumento della depressione e dei disturbi dell’umore.

L’aumento delle connessioni sociale significative porta ad un miglioramento dei sintomi della depressione.

Sebbene non sia chiaro come il supporto sociale e le connessioni sociali proteggano dalla depressione.

Il trattamento con ossitocina protegge dalla depressione indotta dall’isolamento.

Suggerendo un ruolo per l’ossitocina come potenziale mediatore dei benefici del supporto sociale e come bersaglio di trattamento.

E’ interessante notare che due meta analisi hanno dimostrato che lo stress ossidativo è significativamente aumentato.

Come anche la lunghezza dei telomeri è ridotta.

Un possibile collegamento tra depressione ed invecchiamento cellulare è lo stress psicologico.

I periodi di stress sono energeticamente costosi per il corpo.

Questa richiesta di energia è soddisfatta in parte attraverso il rilascio di ormoni glucocorticoidi.

Durante i periodi di stress, i glucocorticoidi lavorano per sopprimere altri sistemi fisiologici, come la funzione immunitaria.

Tuttavia, durante uno stress cronico prolungato, la continua deviazione di energia dal normale auto-mantenimento del corpo può provocare malattie.

Inoltre, il prolungato rilascio di glucocorticoidi contribuisce agli effetti dello stress cronico sulla depressione e sull’invecchiamento.

Nelle specie sociali, l’isolamento è un profondo fattore di stress cronico che porta a livelli elevati di glucocorticoidi.

E’ interessante notare che l’ossitocina può ridurre l’attivazione della risposta allo stress.

Può anche essere alla base degli effetti protettivi che il supporto sociale ha sui fattori di stress.

E’ interessante notare che lo stress sociale, i glucocorticoidi e l’aumento del danno ossidativo possono essere collegati.

Il glucocorticoide elevato può influenzare direttamente i mitocondri per far fronte ai fattori di stress.

Tuttavia, un’importante conseguenza a valle è un aumento della produzione di specie reattive dell’ossigeno  che può portare  a danno ossidativo. 

Lo stress psicologico provoca l’accorciamento dei telomeri.

Un’ampia varietà di condizioni stressanti è associata a telomeri più corti.

Si va dal trauma infantile, allo stress materno durante la gravidanza.

Il trattamento con  ossitocina ha prevenuto gli effetti dell’isolamento sociale sui livelli di glucocorticoidi.

Sul danno ossidativo e sulla degradazione dei telomeri.

Mentre studi precedenti hanno dimostrato che l’ossitocina può proteggere da alcuni effetti endocrini e comportamentali dell’isolamento sociale.

Questo studio fornisce la prima prova che l’ossitocina può proteggere dagli effetti dell’isolamento sociale sui telomeri.

I dati aggiungono alle prove che il supporto sociale e l’ossitocina possono ridurre il danno ossidativo.

L’ossitocina può inibire i glucocorticoidi, agendo nel nucleo paraventricolare ipotalalamico. 

Dove riduce l’espressione genica indotta da stress.

Pertanto, è plausibile pensare che l’ossitocina abbia ridotto gli effetti dell’invecchiamento cellulare smorzando l’asse dello stress (HPA).