Studi umani e su animali suggeriscono un legame tra disfunzione dei mitocondri e depressione.
Sebbene la depressione sia dovuta ad alterazioni della farmacologia monoaminergica ( serotonina, noradrenalina ). La depressione è un disturbo del tono dell’umore, funzione importante per adattare il nostro mondo interiore a quello esteriore.
I criteri per diagnosticarla previsti nel DSM-IV ( Manuale Diagnostico Statistico ) li troverete nel paragrafo dedicato ai sintomi.
Il manuale prevede che siano presenti almeno 5 dei sintomi più importante da almeno due settimane.
Nota : Per approfondire la conoscenza della depressione si rimanda ai testi sacri o al DSM.
Mettetevi comodi e prendetevi tre minuti di tempo, vale la pena leggere l’articolo fino in fondo.
Per arrivare al succo del discorso ci sono passaggi obbligati e che potrebbero risultare noiosi.
Per capire il legame tra depressione e mitocondri abbiamo bisogno di conoscere il significato di entrambi.
Siete avvisati, non incolpatemi se l’articolo dovesse abbassare il vostro umore!!
Se siete curiosi ne uscirete gioiosi.
Cosa sono i mitocondri ?
I mitocondri sono la fonte di energia, di ossigeno, delle cellule di tutto l’organismo.
In modo particolare delle cellule cerebrali che ne regolano la funzione attraverso lo stress ossidativo e l’apoptosi ( morte cellulare programmata ).
Il cervello è particolarmente dipendente dalla attività dei mitocondri e quindi di ossigeno ed energia.
In primo luogo per l’alto consumo di energia da parte delle cellule cerebrali.
Secondo perché incapaci di immagazzinare energie sotto forma di glicogeno.
Nella produzione di energia, da parte dei mitocondri, si generano sostanze dannose per le cellule.
Tali sostanze diventano tossiche e possono predire il nascere della depressione.
La produzione di radicali liberi ( ROS ) sono i peggior nemici.
I radicali liberi più importanti sono : Anione Superossido (O2–), Il perossido d’idrogeno (H2O2), Il radicale ossidrilico (•OH).
Si producono anche sostanze dannose derivate dall’azoto : l’ossido nitrico (NO) ed il perossinitrito (ONOO–).
Le sostanze sopra esposte hanno degli effetti devastanti sulle cellule e, come anticipato, soprattutto su quelle del cervello.
Danneggiano i lipidi di membrana, le proteine, possono provocare mutazioni genetiche con danno al DNA, invecchiamento precoce e cancro.
Cosa c’entra tutto questo bel discorso medico con la depressione???
Nei pazienti depressi è stato notato che una disfunzione dei mitocondri porta ad una alterazione di alcuni processi importanti per la cellula.
Tali processi sono:
Riduzione di ATP, aumento dello stress ossidativo, accelerazione della Apoptosi da una parte.
Attività proinfiammatoria, danno alla membrana dei mitocondri con aumento della permeabilità dall’altra.
Ma anche un danno della differenziazione neuronale,
Inoltre, provocano un umore depresso stabile nel tempo se non si interviene.
La base Neurobiologica della depressione
La depressione è un disturbo Neuropsichiatrico.
Molto comune, arriva a colpire circa il 20% della popolazione.
Gli ultimi dati dell’OMS ci dicono che nel 2020 la depressione sarà la prima causa di malattia nel mondo.
Dopo le patologie cardiovascolari.
Ormai siamo a tiro, manca solo un anno per capire se la previsione dell’OMS sia vera?
Gli ultimi dati non sono confortanti.
Depressione e sintomi
Sintomi cognitivi :
- ridotta capacità di concentrazione
- ridotta capacità nel prendere piccole decisioni
- aumentata distrazione
- difficoltà di memoria
- tendenza ad incolpare se stessi
- autosvalutazione
- pensieri ricorrenti, soprattutto sui propri errori
Sintomi affettivi :
- umore depresso con marcata tristezza
- percepito come un “dolore di vivere”
- anedonia (incapacità di provare piacere )
- diminuzione del desiderio sessuale
Sintomi motivazionali :
- affaticabilità e astenia
- astenia che porta a lamentazione
Sintomi comportamentali
- perdita di peso ( solitamente )
- appetito aumentato o diminuito ( nella depressione maggiore le persone si sforzano di dover mangiare)
- disturbi del sonno ( si va dall’insonnia ad un marcato aumento del sonno: ipersonnia )
- lentezza nei movimenti e/o agitazione motoria
Sintomi fisici
- cefalea
- dolori muscolari, ossei, articolari, addominali, ecc.
- sensazione di testa confusa,
- stipsi o diarrea.
La presenza e la variabilità dei sintomi variano tra le persone.
Oltre che la risposta individuale, molto dipende dal fatto che la depressione può essere associata ad altri disturbi.
La più frequente è con l’Ansia, in questo caso all’umore depresso si associano i sintomi dell’ansia.
Come ad esempio : l’insonnia, l’agitazione motoria, diarrea, dolori fisici, ecc.
Depressione e cause
Cause biologiche : alterato livello dei neurotrasmettitori come Serotonina e Noradrenalina.
Cause sociali e psicologici : lutti, conflitti relazionali, malattie, cambiamenti di vita o di luoghi, ecc.
Cause genetiche : la familiarità, anche se ad essere ereditata è la predisposizione a manifestare il disturbo e non la patologia.
Per oltre 50 anni la teoria dominante sulla patogenesi della depressione è stata l’ipotesi delle monoammine ( serotonina, noradrenalina )
Tale teoria con il tempo ha perso valore per diversi motivi e discrepanze.
Ad esempio la risposta agli antidepressivi non era uniforme, gli effetti benefici richiedono molte settimane.
Pur avendo una concentrazione alta, nell’immediato, dei livelli di farmaci nel sangue.
Queste discrepanze e/o fallimenti hanno portato a sviluppare altre teorie, come la Neurogenesi.
Nota : la Neurogenesi è la formazione di nuove cellule nervose a partire dalle staminali o progenitrici.
Lo stress induce una minore neurogenesi nell’ippocampo che potrebbe essere un fattore causale nella depressione.
Altra prova a favore della suddetta ipotesi è dovuta ad una proteina che si trova nella matrice tra le cellule.
Il nome di questa proteina è RELINA ( Reelin ) presente in tutti i tessuti ed in modo particolare nel cervello.
Le sue funzioni principali sono la migrazione e posizionamento delle cellule nervose e mantenere la loro plasticità.
Regola, inoltre, le cellule nervose modulandone la plasticità…tradotto: l’adattamento.
Tanto per capirci.
Una delle tante ipotesi sulla causa di malattie degenerative ( Schizofrenia e Alzheimer ) pare sia dovuta ad una alterazione genetica di tale proteina.
Una carenza della Relina può aumentare i marcatori dell’infiammazione con conseguente disfunzione dei mitocondri.
Il cervello richiede una attività aerobica circa 20 volte di più rispetto ad altri organi e/o sistemi.
I Mitocondri produco l’energia e l’ossigeno.
Una loro disfunzione può portare ad una mancanza di produzione di ossigeno per le cellule ed un aumento della distruzione delle stesse.
Inoltre, la produzione di ATP ( energia ) è necessaria per il trasporto della serotonina ed il suo rilascio.
Oltre al danno da radicali liberi, la disfunzione mitocondriale provoca una mutazione del suo DNA.
Nota : tale mutazione potrebbe essere interpretata come un fattore Epigenetico.
Un danno ossidativo al DNA ( mtDNA ) del mitocondrio induce attività pro-infiammatoria e conseguente depressione.
Bioenergetica, Depressione e Mitocondrio.
Perché ho deciso di dedicare un articolo alla depressione causata dai mitocondri?
Quando ho letto l’articolo originale, lo trovate nel link all’inizio, ho pensato ad una frase di Lowen.
Tale frase recitava : “Curo la Depressione solo con il respiro”.
Forte !!!
Andiamo per ordine elencando le varie “armi” a disposizione per la cura depressione :
- Farmacologica, farmaci antidepressivi con meccanismo d’azione diversi.
- Medicina Integrata, omeopatia, Fiori di Bach, Fitoterapia, Omotossicologia, ecc.
- Alimentazione, alimenti vivi e Bio-Energetici, ricchi in antiossidanti,
- Gut Microbiota, Microbiota Intestinale.
- Movimento, esercizio aerobico,
- Tecniche Mente-Corpo, agopuntura, yoga, meditazione, ecc.
- Psicoterapia Bioenergetica ( ed altre tecniche di psicoterapia )
La cura migliore è quella integrata tra le varie discipline.
Nella mia piccola esperienza ho notato che l’associazione tra più metodiche integrate che abbiano sinergia d’azione è la più efficace.
Un rimedio omeopatico di fondo, il fiore dello stato d’animo, stile di vita alimentare corretto già fanno tanto.
Per dovere di cronaca ricordo che circa il 95% della serotonina è prodotta nel sistema gastroenterico.
Un intestino disbiotico provoca una mancata produzione della serotonina con conseguente predisposizione alla depressione.
L’intestino in eubiosi si mantiene con lo stile di vita sano e soprattutto con una alimentazione corretta.
Alimenti ricca di cibi vivi e freschi associati ad una integrazione di fibre ed acidi grassi polinsaturi ( PUFA ) migliorano l’attività delle cellule cerebrali.
Migliorano lo stato infiammatorio e la rigenerazione delle cellule stesse.
Come alimenti con potere antiossidante ricchi in : polifenoli della frutta e verdura, Vitamina E, Vitamina C, Betacarotene, Selenio, Coenzima Q10, ecc.
Con conseguente protezione dei Mitocondri.
Il tutto può sembrare gravoso per le persone e non solo a livello di costi.
Una terapia mirata non ha costi eccessivi ed induce una buona compliance da parte del paziente.
Calcolando il costo della spesa farmaceutica per la cura della depressione la medicina integrata è nulla a confronto.
Psicoterapia Bioenergetica
La Bioenergetica è l’interpretazione della personalità sulla base della lettura dei processi energetici del corpo.
Già la definizione ci fa capire la funzione importante dell’energia per il nostro corpo.
Energia intesa come “metabolismo bioenergetico”.
L’esempio lampante di mancanza di energia nel corpo è proprio la depressione : de-pressione, cioè mancanza di energia.
Le persone depresse hanno un linguaggio del corpo ben definito : tutto è collassato, cadente verso il basso.
Dai lineamenti del viso alla postura collassata e ricurva su se stessi.
Le basi della bioenergetica sono diverse, ma due su tutte ci interessano :
Radicamento ( Grounding ) e Respirazione.
Lowen curava la depressione solo con gli esercizi del respiro.
Adesso ne abbiamo anche le prove scientifiche.
Dopo aver letto l’articolo sui mitocondri ed il ruolo che hanno nel causare la depressione sono ancora più convinto che sia vero.
Tutti i giorni lo tocco con mano : bastano poche sedute sul respiro che i pazienti depressi migliorano velocemente.
A volte anche senza il sostegno della medicina integrata.
Il respiro migliora l’attività cerebrale e l’ossigenazione delle cellule attraverso una migliore funzione dei mitocondri.
Il Grounding ed il lavoro sulle gambe oltre che renderci più stabili emotivamente, migliora la neurogenesi.
Come abbiamo visto in un articolo dedicato a tale argomento l’esercizio con le gambe migliora la salute del cervello.
Migliora l’ossigenazione delle cellule ed ha anche una funzione contro lo stress ossidativo.
Fate regolarmente attività fisica per migliorare il potere antiossidante e l’ossigenazione delle cellule.
Ma fate Bioenergetica per migliorare la salute del proprio corpo inteso come un tutt’uno.
Mario, come sempre ci hai arricchito con informazioni preziosissime. Sono daccordo e penso che la vers causa della depressione possa dipendere anche dalla mancanza di ossigeno. Grazie ció che scrivi é molto importante per noi e ti fa onore.
Grazie.
Paola Rava
Grazie Paola. Hai ragione : la depressione è la seconda cosa di patologia dopo quelle cardiovascolari. A maggior ragione bisogna iniziare a fare qualcosa. Proprio perché le causa possono avere origine diversa, una di essa può essere una mancanza di energia data da una scorretta ossigenazione delle cellule. La Bioenergetica è di grande aiuto in questi casi. Grazie per le belle parole.
Grande!
Grazie Laura.
SEMPRE MOLTO INTERESSANTI I SUOI ARTICOLI!
Grazie Eleonora. È un piacere. Detto da un collega lo è ancora di più.
Sempre preciso ed in modo semplice, ciao Mario
Grazie Mirco. MI fa piacere soprattutto : ” in modo semplice” !! Avevo paura che l’articolo fosse troppo tecnico e difficile da comprendere!?
Ci si poteva arrivare per intuito teorico prima di una conferma sperimentale: i mitocondri sono deputati alla produzione di energia (e solo loro all’interno della cellula), la depressione è una mancanza di energia psicofisica, dunque le due cose sono collegate, strano che non c’hanno pensato prima (per le psicosi varrà lo stesso discorso). In ogni caso la causa prima del danno è lo stress, dunque conta molto la gestione dello stress, la buona alimentazione, l’attività fisica e il riposo e questo si sapeva già. Riparare il danno ai mitocondri non so se sia possibile con gli psicofarmaci perchè si tratta un vero e proprio invecchiamento irreversibile dovuto ai radicali liberi, forse si può mitigare nel tempo. Quindi un collegamento con il concetto freudiano di libido intesa come energia psicofisica si può fare. Manca però il collegamento con il sistema endocrino che secondo me è quello che da vita alle pulsioni. Quest’ultimo potrebbe però dipendere in primis dal cervello che se fuori uso darebbe problemi a tutto il corpo. Bel rebus da dimostrare.
Meglio tardi che mai!!! L’importante è arrivarci. Il problema fondamentale per ogni patologia è la mutlifattorialità. Così come dovrebbe essere l’approccio terapeutico!? Inoltre, ogni persona è singola a Sé. Tutti i processi corporei, o quasi, posso essere reversibili. Il problema, in questi casi, è l’individuazione precoce della patologia e fermarla in tempo. Finché il corpo riesce ad avere l’energia per guarirci lo farà da solo, ma bisogna aiutarlo. Il collegamento con il sistema endocrino non manca, esiste. Ma ancora si consce poco se non pochissimo. Non a caso. alcune riviste prestigiose, hanno dedicato molti articoli all’argomento. Come le ho accennato, siamo un tutt’uno, non è solo avere problemi al cervello essendo fuori uso darebbe problemi a tutto il corpo. Può succedere anche il contrario. Il corpo comunica con il cervello, proprio attraverso la produzione di “sostanze” prodotte dal sistema endocrino. Psicosomatica e somatopsichica….questa è bionenergetica. Grazie per le interessanti riflessioni.