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Punti Salienti 

  • Covid-19 : La dieta come prevenzione può diminuire i ricoveri
  • La prevenzione della sindrome metabolica è il punto chiave
  • L’adozione di una dieta a basso consumo di carboidrati raffinati dovrebbe essere presa in considerazione dai governi ed ospedali.

Covid-19, La dieta, la nutrizione, è ormai risaputo e riconosciuto in tutto il mondo, quanto sia importante nel prevenire.

Un vecchio detto recita : “prevenire è meglio che curare”.

Ma chissà perché la terapia viene sempre prima della prevenzione !?

Nell’attuale pandemia Covid-19, in tutto il mondo, i governi impongono l’isolamento.

Così come il distanziamento, la pulizia delle mani ed indossare la mascherina.

Ma nessun governo si è mai preoccupato di investire sulla prevenzione attraverso la dieta.

Poca attenzione viene prestata al potenziale impatto della dieta  sui risultati della salute.

La cattiva alimentazione è il contributo più significativo a carico delle malattie croniche.

La Sindrome Metabolica, Il Diabete e le Malattie Cardiovascolari sono le maggiori cause di malattie croniche.

Al 30 maggio del 2020, il Centers for Disease Control and Prevention ha  riferito che tra i casi di Covid-19 le due condizioni sottostanti più comuni erano le malattie cardiovascolari ed il diabete.

I ricoveri erano sei volte superiori tra i pazienti con una condizione sottostante segnalata, rispetto a quelli senza condizione.

I decessi sono stati dodici volte superiori tra i pazienti con condizioni sottostanti segnalate, rispetto a quelli senza condizioni.

Nel Regno Unito, i due terzi delle persone che si sono ammalate gravemente di Covid-19 erano in sovrappeso o obese.

In Italia il 99% dei decessi sono stati pazienti con condizioni preesistenti, come ipertensione, diabete  e malattie cardiovascolari.

La Sindrome Metabolica è caratterizzata, oltre che dalle condizioni sopra citate, da una grossa circonferenza addominale, da una alterata glicemia a digiuno ( o insulino resistenza ).

DIAGNOSI DI SINDROME METABOLICA 

La diagnosi si basa sulla misurazione di alcuni semplici parametri :

  • Circonferenza Vita ( maggiore di 102 cm nell’uomo; 88 nella donna )
  • Pressione Arteriosa ( pressione sistolica maggiore di 130/140, diastolica maggiore di 85 )
  • Colesterolo HDL ( Inferiore a 40 mg/dl nell’uomo, 50 nella dona )
  • Trigliceridi ( maggiori di 150 mg/dl )
  • Glicemia ( maggiore di 110 mg/dl )

Per la diagnosi di sindrome metabolica è necessaria la coesistenza di almeno 3 fattori a rischio alterati.

Queste condizioni sono collegate ad una funzione immunitaria compromessa, a sintomi e complicanze più gravi nel Covid-19.

Un fattore importante che guida la fisiopatologia della sindrome è la resistenza insulinica.

Definita come una risposta biologica ridotta all’insulina, l’ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue.

La disregolazione dei livelli di glucosio nel sangue gioca un ruolo importante nell’infiammazione e nelle malattie respiratorie.

Uno studio su pazienti con Covid-19 con diabete preesistente hanno mostrato maggiori problemi, sia come lesioni di organo che di morte.

Un altro studio ha mostrato che i pazienti ospedalizzati con iperglicemia trattati con infusione di insulina avevano un minor rischio di morte per Covid-19.

Il fatto significativo che determina i livelli di glucosio nel sangue è il consumo di carboidrati.

Soprattutto carboidrati raffinati, amidi e zuccheri semplici…alimenti ad indice glicemico molto alto.

Tuttavia, le raccomandazioni dietetiche ufficiali della maggior parte dei paesi occidentali sostengono una dieta ridotta ( povera ) di grassi e ricca di  carboidrati.

Queste linee guida costituiscono la base del menu delle case di cura e nei reparti ospedalieri.

L’isolamento, o autoisolamento in casa, ha portato ad un accumulo di alimenti base a buon mercato come pane, pasta, riso, cereali.

Inoltre, la maggior parte di questi alimenti non è fresco, ma conservato  e trasformato.

E’ molto probabile che alimenti e bevande ricchi di zuccheri causino iperinsulinemia ed infiammazione, specie in chi soffre di Sindrome Metabolica.

La restrizione dei carboidrati raffinati nella dieta è un intervento semplice e sicuro.

Che si traduce in rapidi miglioramenti nel controllo glicemico.

Mentre la fisiopatologia del Covid-19 è multifattoriale, l’insulino resistenza è tra i più forti determinanti della funzione metabolica compromessa .

Poiché una percentuale altissima della popolazione è malsana metabolicamente, è probabile che la misura in cui contribuisce alla gravità dell’infezione da Covid-19 sia significativa.

Pertanto, l’adozione di consigli dietetici per le persone con sindrome metabolica sottostante, dovrebbe essere ampiamente approvato dai governi e dai responsabili politici a livello globale, per mitigare il peso della malattia metabolica preesistente in coloro che contraggono Covid-19 ora e in futuro.