Quello di cui vorrei parlarvi oggi è : “Prima Natura” e “Seconda Natura”.
Molti si relazionano in modi particolari senza averne consapevolezza.
Scoprire se ci muoviamo nel mondo seguendo un atteggiamento che abbia a che fare con la nostra Prima Natura o con la Seconda Natura diventa un obbiettivo importante per ognuno di noi.
L’obbiettivo è quello di sapere chi siamo e come ci relazioniamo nel mondo, ma sopratutto sapere se utilizziamo un Vero Sé o Falso Sè?
Qualcuno si starà chiedendo : cosa vuol dire prima e seconda natura?
Andiamo per ordine per capire i due concetti.
La Corazza Caratteriale è un atteggiamento psichico e fisico.
La formazione della corazza serve ad impedire che gli impulsi possano arrivare in superficie ed essere “sentiti”, averne la percezione.
Ci protegge da qualcosa e cioè il “non sentire” : sensazione, emozioni, sentimenti.
Tutto rimane racchiuso in una bella prigione, ma la vita stessa diventa prigione.
Non è bello vivere la propria vita imprigionati da se stessi !!!!
Ogni volta che dal “Core” nasce, ad esempio, una emozione le contrazioni muscolari croniche spastiche impediscono a quella emozione di “salire” in superficie…di essere vissuta.
Tutto questo si verifica a vari livelli : emozionale, sentimentali, relazionale, corporeo.
La corazza diventa un modo di essere perché strutturata da meccanismi di difesa.
La cosa, quasi paradossale, è che i suddetti meccanismi di difesa si instaurano coscientemente e solo più tardi vengono rimossi dalla coscienza.
Cosa vuol dire?
Prendiamo ad esempio un bambino che si avvicina al padre per essere abbracciato, ma al posto di un abbraccio arriva una punizione ( sberla ).
Se l’episodio è raro non succede quasi mai nulla.
Se la cosa si ripete nel tempo allora iniziano i problemi per il bambino.
Sapendo che alla vista del padre arriva la punizione, sberla , ha due possibilità per “difendersi” :
la prima evita di andare incontro al padre per non essere picchiato,
la seconda ruota la testa dal lato opposto della provenienza della sberla.
Si prepara a ricevere la punizione e soprattutto per non sentirla.
Prendiamo il secondo caso ad esempio : il bambino da adulto andrà in giro con la testa ruotata verso destra.
Se qualcuno chiede all’adulto perché cammina con la testa ruotata verso destra…non saprà rispondere.
Le risposte solite saranno del tipo : è normale, sono sempre stato così !!!
Nota : l’esempio è veramente banale e semplice per il solo scopo di far capire come si instaurano i meccanismi di difesa che sono molto più profondi e difficili da comprendere se non si è esperti.
Per la persona questo schema appena descritto diventa un modo di essere, di comportarsi, di relazionarsi.
Per l’individuo questo schema diventa una “Seconda Natura”.
L’espressione “Seconda Natura” viene spesso utilizzata per descrivere modi di essere e di relazionarsi,
compresi gli aspetti psichici e linguaggio del corpo, che benché “innaturali”, sono entrati talmente tanto a far parte della persona che sembrano naturali.
Mentre la persona con una seconda natura non ne ha consapevolezza, gli altri possono leggerla nel corpo.
Mentre le parole possono essere usate per mentire, il linguaggio del corpo, se l’osservatore lo sa leggere, non può ingannare!!
La mente mente…il corpo non mente mai !!!
Anche quando una persona cerca di nascondere i propri sentimenti con un atteggiamento postulare artificiale, il corpo lo smentisce con lo stato di tensione creatosi rendendolo ancor di più innaturale.
Diciamo allora che l’atteggiamento di “Seconda Natura” fa parte del carattere di quella persona.
Con ogni probabilità ognuna di noi ha una “Seconda Natura “.
Ho visto troppe persone che accettano come “naturali “ le proprie tensioni muscolari croniche corporee e le proprie distorsioni, non vedendo che appartengono ad una “Seconda Natura”.
Pensato all’articolo dedicato alla respirazione, ad un certo punto ho affermato : tratteniamo il respiro pensando di poter controllare il dolore ma è pura illusione.
Trattenere il respiro è frequentissimo, come avere una respirazione scorretta, e le persone non ne sono consapevoli.
Quando si chiede loro di poter respirare in maniera fisiologica e di cambiare il loro respiro, affermano che per loro è normale respirare di petto, andare in apnea, avere una respirazione inversa!!!
E’ una “seconda natura” !!!
La stessa cosa succede nella postura, dove l’atteggiamento scorretto è ancora più evidente.
Pensate al Grounding !!
Quante persone non hanno i piedi ben saldati per terra eppure per loro è normale stare al mondo con la testa per aria!!!
E’ una “Seconda Natura” !!!
Il termine implica l’esistenza di una “Prima Natura”.
La domanda nasce spontanea : quale sarà la nostra “Prima Natura” ??
La risposta è veramente semplice : è quella libera da atteggiamenti strutturati !!
Quello che potremmo definire il VERO SE’ !!!!
Caro Mario, che domande complicate che ci poni.
E’ difficile capire il proprio se’ ,..
Nasciamo con un’indole , ma poi diventiamo quello che siamo in base alle esperienze che viviamo.
Diventa cosi’ difficile distinguere le due nature intersecate tra di loro. La prima natura non prescinde dalla seconda.
Ci sono momenti della vita che pero’, ti obbligano ad ascoltarti, e a chiederti chi sei veramente e ti invitano a cambiamenti.
A quel punto lo smarrimento diventa totale ,ti rendi conto che ci vuole coraggio ad andare fino in fondo per raggiungere la consapevolezza di chi veramente sei e soprattutto , diventa difficile scardinare quelle abitudini cosi’ radicate che, a volte, si preferisce tornare nelle vecchie dinamiche per non vivere la fatica del riconoscimento del proprio se’.
Per quello che mi riguarda, sto’ cercando la mia prima natura e comincio a capire quando entro nelle vecchie dinamiche faticando pero’ a capire se il mio atteggiamento fa parte della prima o della seconda.
E’ un viaggio faticoso , che richiede di risvegliare e ascoltare l’istinto, ma e’ anche meraviglioso perché ti da la possibilita’ di rinascere a nuova vita.
Ciao Antonietta. Hai ragione : è difficile capire il proprio Sé e soprattutto il nostro vero Sè.
E’ vero che sia difficile saper distinguere la prima natura dalla seconda. Questo succede quando si inizia un percorso di consapevolezza personale. Lo smarrimento, in questi casi, è particolare. Bisogna aver pazienza fino a che la prima natura non si rivela nella sua semplicità. Non a caso hai iniziato a capire quando entri nella “Corazza Caratteriale” e, forse, dire a te stessa che non ne hai bisogno!!
E’ un viaggio faticosissimo, ma ne vale la pena farlo. Perché, come dici tu, ci da la possibilità di rinascere a nuova vita e viverla secondo “Prima Natura”.