Terzo dei cinque articoli dedicati ai caratteri di Lowen.
L’argomento è particolare ed ho cercato in tutti i modi di rendere l’articolo breve, leggibile e comprensibile.
Vi consiglio di prendervi cinque minuti del vostro tempo mettendovi comodi perché tale carattere merita di essere conosciuto.
Tutte le strutture caratteriali sono particolari e meritano attenzione e studio. Ma lo Psicopatico lo merita ancora di più.
Lo stesso Lowen non si occupò, all’inizio, di questo carattere, lo fece più avanti nel tempo. Probabilmente, perché è difficile da capire e studiare nelle sue diverse forme di espressione.
Il termine stesso e la sua definizione furono oggetto di discussione, alcuni confondono ancora il termine Psicopatico con Sociopatico, Narcisista maligno, ecc.
Lo Psichiatra Ezio Zucconi Mazzini, Direttore della Scuola di Specializzazione in Self-Analisi Bioenergetica di Roma, dedicò molto tempo allo studio ed alla comprensione dello Psicopatico ed alla Psicopatologia come Malattia del Potere ( titolo di un suo libro ).
Ad Ezio, che mi insegnò la Bioenergetica, dedico questo articolo. Iniziando con un breve riassunto tratto dal suo libro : Analisi Bioenergetica del Carattere Psicopatico.
“L’atteggiamento emotivo, seduttivo e manipolato, continuo nel tempo, rende il bambino psicopatico, perché proprio il rapporto è psicopatico.
La madre infatti ha un Io forte, un’alta carica energetica da metabolizzare nel comportamento ed apparentemente dà al bambino, non amore, bensì cure materne ed in maniera psicopatica, controllando la sfera emotiva del bambino e nello stesso tempo togliendogli il sostegno, facendolo sentire impotente.
In altri termini questa madre “fa per il bambino” ma “non è li” per il bambino, agendo “ come se “ fosse li per il bambino, mentre in realtà è molto più interessata a se stessa, proprio perché strumentalizza il piccolo per la propria gratificazione.
Il bambino per sopravvivere apprende molto bene le regole del giuoco, partecipandovi con impegno.
Anche il bambino inizia ad agire “ come se “ la menzogna materna fosse la verità, anche se in fondo in fondo non lo creda veramente.
Finisce ben presto a sintonizzarsi su ciò che la madre desidera e vorrebbe da lui, e comincia a recitare, ad impersonare questo modello materno.
A lungo andare i confini tra finzione e identità divengono sempre più sfumati, ed il giuoco è fatto.
Si trova ad essere ciò che i genitori vogliono che sia, negandosi il senso di sé, svotandosi per lasciare spazio all’invasione materna, divenendo ciò che la madre vuole che sia”.
(Ezio Zucconi Mazzini, Analisi Bioenergetica del Carattere Psicopatico , Edizioni Mediterranee, – pag. 149).
Il problema fondamentale di questa struttura caratteriale è l’Autostima.
Il diritto fondamentale di ogni persona è quello di essere stimato, se manca la persona inizia a creare un falso Sé per fare fronte a tale rifiuto e negazione.
Il rifiuto in tale senso è messo in atto esplicitamente dal genitore che svaluta continuamente il bambino e lo ferisce nel suo nucleo narcisistico.
Il genitore che giudica sminuendo il Sè del bambino struttura su di esso un senso di “non abbastanza” o del “troppo”.
La prima si riferisce alla svalutazione, la seconda dinamica alla esigenza del genitore di mettere sul piedistallo il bambino per una propria proiezione.
Ciò significa che il genitore rifiuta il Sé spontaneo e la natura del bambino forzandolo in una versione di se stesso idealizzata.
E’ lo stesso genitore che ha una forte personalità narcisistica chiedendo al bambino di identificarsi nel suo narcisismo e salire sul piedistallo per essere idealizzati dal resto del mondo e tra se stessi.
Questa dinamica crea un Sè “Gonfiato”, “Grandioso” che si riflette nella struttura del corpo.
Spesso l’altro genitore è tenuto fuori da questo rapporto ed inizia a risentirsi sia del genitore che del bambino.
Tale risentimento cadrà sul bambino attraverso l’umiliazione che lo costringerà a scendere dal piedistallo e portarlo a percepire e strutturare la vergogna.
Il Bambino inizia ad avere auto – dubbio e caos interiore, questo lo porta a “controllare” la dinamica e la situazione creatasi.
Diventa Ipervigile e diffidente, impara immediatamente a percepire i segnali verbali e non verbali dei genitori per controllarli e sentirsi al sicuro ed evitare abusi.
Imparano immediatamente la “manipolazione” per controllare il genitore utilizzando anche la menzogna pur di evitare l’abuso e la ferita narcisistica.
Mi verrebbe l’associazione con una “omeostasi dinamica della personalità” : nel senso che diventano talmente capaci di saper leggere il corpo che ancor prima che l’altro possa aprire bocca sanno già, si sono già “adattati”. Sono dei veri interpreti della personalità. Sono dei veri “strateghi”.
Sanno muoversi in qualsiasi ambiente per creare la propria sicurezza.
Ma dentro sono continuamente combattuti tra il potere e l’essere annientato, tra essere sul piedistallo e svalutato.
Non si fidano di nessuno e non fidandosi non avranno sentimenti ( li negano…li uccidono ) pur di non incorrere nel dolore della ferita narcisistica.
Ma sono abili nel far credere di avere sentimenti e di essere sensibili in modo straordinario.
Tutto questo serve ad essere seducenti e dopo la “conquista” parte inevitabilmente il controllo della relazione.
Se nella personalità Psicopatica si insinua la paranoia ( Lowen ne spiega la dinamica ) iniziano ad essere aggressivi fino a mettere in atto violenza, sia fisica ma soprattutto emotiva e mentale.
Pur di avere potere sono disposti a tutto : menzogne, manipolazione, inganni, mancanza di sensibilità e sentimenti.
Questi ultimi sono gli aspetti veri della Psicopatologia oltre al fatto di “Non avere coscienza” : non esiste distinzione tra giusto o sbagliato, buono o cattivo, ecc.
Con questo “percepire” non avrà nessun senso di colpa ed anche la colpa più grave è vista come la cosa più giusta da fare.
Sono persone che credono solo nelle loro idee e negano i loro sensi…tradotto bioenergeticamente stanno solo ed esclusivamente in testa.
Tutto ciò che si verifica nello loro testa è reale, il resto è solo relativo e irreale.
Solo l’immagine che ha del proprio Sé nella testa ha significato.
Tutto ciò si riflette nel corpo : potente nello psicopatico che brama potere, bello ed atletico nello psicopatico manipolativo seduttivo.
Ma non sempre è così, la storia ci ha donato uomini potenti ma anche molto piccoli di statura.
Ciò dimostra quanto, lo Psicopatico, si veda grande e potente nella sua testa e nella sua immagine mentale.
La mancanza di sentimenti e sensibilità li rende Inumani, ne sanno bene qualcosa le persone che sono state sedotte e manipolate da tale struttura.
Questi ultimi, una volta scoperto l’inganno, sentiranno tutte le emozione che lo Psicopatico è incapace di sentire, soprattutto la rabbia verso di lui e se stessi.
In tutti questi anni da terapeuta Bioenergetico ho visto pochissimi casi di strutture psicopatiche pure.
Perché???
Perché tale struttura non inizierà mai un percorso di psicoterapia : non ha fiducia in se stesso e non si fida e affida, non possiede un senso di identità con altre persone e ciò lo rende asociale.
L’immagine di onnipotenza gli impedisce di essere “sottomesso” alla terapia ( è la loro visione ).
Mentre di caratteri con predominanza Psicopatica ne ho visti e coloro che riescono ad intraprendere un percorso di psicoterapia sono quelli nei quali il corpo ha iniziato a “cedere”.
In questi casi subentra una forte depressione e la caduta dell’illusione e dell’immagine del Sé grandioso da portarli a chiedere aiuto.
Per Cleckley queste persone sono in realtà folli ma la loro facciata o maschera è talmente convincente che la loro malattia mentale non può essere provata.
La struttura corporea dello Psicopatico di solita è descritta, Bioenergeticamente parlando, dalla forma a V che esprime per l’uomo la forma più attraente.
L’energia è spostata nella parte alta del corpo ( come dicevo : è tutto in testa ) : testa, spalle, collo, occhi, ecc. e che serve per il controllo.
Mentre per la donna è una forma a V rovesciata, invertita, in cui l’energia è bloccata nella zona del bacino : cosce, fianchi, glutei e muscoli superiori delle gambe che utilizzano per il controllo.
PSICOPATICO ( Il Controllore – Manipolatore – Onnipotente )
Descrizione
Benché possa trattarsi di una struttura molto complessa, per brevità e chiarezza mi limiterò a descrivere una forma semplice di questo disturbo della personalità.
L’essenza dell’atteggiamento psicopatico è la negazione dei sentimenti, atteggiamento che contrasta con quello del carattere Schizoide, che invece si dissocia dai suoi sentimenti.
Nella personalità psicopatica l’io, o la mente, diventa ostile al corpo e alle sue sensazioni, in specie quelle sessuali. Ecco perché è stato coniato il termine di “psicopatologia”.
La funzione normale dell’io è quella di appoggiare il corpo nella sua ricerca del piacere, non di sovvertirla a favore di un’immagine dell’io.
In tutti i caratteri psicopatici c’è un grande investimento di energia nella propria immagine. Un altro aspetto di questa personalità è il bisogno di potere, di dominio e di controllo.
La complessità di questo tipo caratteriologico è dovuta al fatto che il dominio sugli altri può essere raggiunto in due modi:
1) la prepotenza e la sopraffazione
2) un approccio seduttivo
Condizione Bioenergetica
Come due sono le strutture psicopatiche, due sono i tipi corporei ad esse corrispondenti. Per illustrare il tipo prepotente, più facile da spiegare in termini bioenergetici, utilizzerò la solita figura.
Per dominare l’altro bisogna innalzarsi al di sopra di lui.
Lo psicopatico presenta un marcato spostamento dell’energia verso l’estremità superiore del corpo, quella del capo, con una concomitante riduzione della carica nella parte inferiore.
Le due parti del corpo sono notevolmente sproporzionate: quella superiore è di dimensioni maggiori e di aspetto più dominante.
In generale c’è una netta costrizione nella zona del diaframma e della vita, che blocca il flusso dell’energia e delle sensazioni verso il basso.
Il capo è sovraccarico di energia: c’è dunque un’ipereccitazione dell’apparato mentale, che dà origine a una continua preoccupazione sul modo di conquistare il controllo e il dominio delle situazioni.
Gli occhi sono guardinghi o diffidenti.
Non sono aperti per vedere i rapporti di interrelazione. Questa chiusura degli occhi alla visione e alla comprensione è caratteristica di tutte le personalità psicopatiche.
Il bisogno di controllo è diretto anche contro il proprio sé. Il capo è molto contratto (non bisogna mai perdere la testa) e a sua volta tiene strettamente in pugno il corpo.
Caratteristiche Fisiche
Nel corpo il tipo del sopraffattore presenta uno sviluppo sproporzionato della parte superiore, che sembra gonfia e corrisponde all’immagine gonfiata dell’io del soggetto.
Si potrebbe dire che la struttura è sbilanciata verso l’alto. È anche rigida. La parte inferiore del corpo è più stretta e può presentare la debolezza tipica della struttura del carattere orale.
La struttura del secondo tipo, che ho chiamato seduttivo o accattivante, è più regolare e non ha un aspetto gonfiato. In genere il dorso è iperflessibile.
In entrambi i casi il flusso che passa da una parte all’altra del corpo è disturbato:
Nel primo tipo la pelvi è debolmente carica e rigida
Nel secondo tipo è sovraccaricata ma non connessa con la parte superiore del corpo
Entrambi i tipi presentano anche una decisa spasticità del diaframma.
Vi sono tensioni marcate nella regione oculare, che comprende gli occhi e la regione occipitale.
Forti tensioni muscolari sono percepibili al tatto anche alla base del cranio, in quella che può essere chiamata regione ORALE. Queste tensioni rappresentano un’inibizione dell’impulso di succhiare.
Correlati Psicologici :
La personalità psicopatica ha bisogno di qualcuno da tenere sotto controllo e da cui però, malgrado le apparenze, è anche dipendente.
Nella letteratura psichiatrica si parla a loro riguardo di fissazione orale.
Il bisogno di controllare è strettamente collegato alla paura di essere controllati.
Essere controllati significa essere usati. Vedremo che nella storia degli individui che presentano questa struttura del carattere c’è stata fra genitore e figlio una lotta per il predominio e per il potere.
La spinta ad essere il primo, a riuscire è talmente forte che il soggetto non può accettare la sconfitta.
La sconfitta lo mette nella condizione di vittima: ecco perché deve essere vincente in tutte le situazioni.
In questo gioco di potere viene sempre usata la sessualità. Nel potere o nel suo fascino morbido, accattivante il tipo psicopatico è sempre seduttivo.
Nel sesso il piacere è secondario alla performance e alla conquista.
La negazione dei sentimenti è essenzialmente una negazione del bisogno. La manovra dello psicopatico consiste nel far sì che gli altri abbiano bisogno di lui, in modo da non dover esprimere il proprio bisogno.
Nel mondo dunque questo individuo ha sempre una posizione elevata.
Fattori Eziologici e Storici
Uno dei compiti principali di ogni terapia è quello di chiarire l’esperienza di vita del paziente ; la tendenza psicopatica a negare i sentimenti comprende anche la negazione del vissuto.
Il fattore più importante dell’eziologia di questa condizione è un genitore sessualmente seduttivo.
La seduzione è coperta e viene messa in atto per soddisfare i bisogni narcisistici dello stesso genitore, che mira a legare a sé il bambino.
A livello del bisogno infantile di appoggio e di contatto fisico il genitore seduttivo rifiuta sempre il figlio. La mancanza del contatto e dell’appoggio necessari spiega l’elemento orale presente in questa struttura.
Il rapporto seduttivo fa nascere un triangolo che porta il bambino a sfidare il genitore dello stesso sesso. Si crea cosi una barriera alla necessaria identificazione con quest’ultimo e ne risulta favorita l’identificazione con il genitore seduttivo.
In questa situazione qualsiasi ricerca di contatto lascerebbe il bambino estremamente vulnerabile. Allora egli si eleva al di sopra del bisogno (spostamento verso l’alto) o lo soddisfa manipolando i genitori (tipo seduttivo).
Nella personalità psicopatica c’è anche un elemento masochistico, che ha origine dalla sottomissione al genitore seduttivo.
Il bambino non poteva ribellarsi o sfuggire alla situazione; la sua unica difesa era interiore. La sottomissione c’è solo in superficie; ma nella misura in cui si sottomette apertamente il bambino conquista una certa intimità con il genitore.
L’elemento masochistico è più forte nella varietà accattivante o seduttiva di questa struttura caratteriale.
La prima mossa consiste nell’iniziare un rapporto assumendo un ruolo di sottomissione masochistica.
Poi, quando l’allettamento ha funzionato e l’attaccamento dell’altro è sicuro, il ruolo viene rovesciato ed emerge una qualità sadica.
Conclusioni
La cura, l’accudimento, il rispetto dei bisogni e soprattutto l’amore incondizionato sono l’anima di ogni relazione che funzioni.
L’Amore puro come linfa vitale per far crescere un bambino nella piena libertà di esprimere se stesso ed i suoi bisogni.
Se tutto ciò non si verifica ed il bambino subisce solo manipolazione, seduzione, negazione dei propri bisogni…
Diventa da vittima a carnefice.
Se siete stati manipolati, sedotti, usati, raggirati e volete condividere la vostra esperienza fatelo lasciando un commento.
Le persone che hanno subito tale trauma ne saranno grati.
Ho conosciuto una persona molto, ma molto, simile e anche il quadro genitoriale di provenienza sembra essere il medesimo.
Il tutto è profondamente toccante….e alla luce di queste brevi, ma intense descrizioni mi convinco sulla grande utilità della Professionista della Bioenergetica.
Grazie Dott. Nigro
Grazie a te Rena.
Per aver condiviso la tua esperienza. E’ toccante la mancanza del rispetto dei bisogni dei bambini parte dei genitori.
Ne approfitto, e prendo la palla al balzo, per evidenziare quanto sia altrettanto importante rivolgersi a Psicoterapeuti Bioenergetici ( Certificati dall’Istituto Internazionale di Bioenergetica fondato da A. Lowen ) che abbiano fatto un percorso personale, per conoscere se stessi e non “proiettare” sul paziente i propri disagi.
Ho conosciuto molto da vicino un soggetto del genere. Un familiare. Mi sono sempre sentita trattata come una bambola. I primi anni manifestava una stima esagerata nei miei confronti. Poi sono iniziate le manipolazioni subdole per destabilizzare. Alla fine anni di insulti accuse aggressività possessività e violenza psicológica di tutti i tipi., sfociata in violenza verbale e fisica. Il suo obiettivo farmi credere di essere pazza è patologica e negli anni raccolta di prove per farmi dichiarare incapace e avermi sempre sotto controllo. Infanzia frustrante e rifiuto della madre a favore della seconda figlia. Insulti della madre per l’obesità ed esaltazione della figlia bella e ritenuta più intelligente. Fatto non vero. L’astuzia è l’intelligenza di queste persone è smisurata e raccapricciante. Sono diabolici. La sofferenza che sanno infliggere è crudele e disumana.
Purtroppo, il loro modo di approcciarsi è proprio quello descritto : prima ti mettono sopra un piedistallo e poi cercano di buttarti giù.Si, l’astuzia di queste personalità è smisurata e diabolica. Un grande psichiatra disse che è impossibile fare diagnosi di disturbo di personalità in queste persone. Non solo sanno infliggere una sofferenza disumana, ma una volta fatto è difficile togliersela. Purtroppo…
Ma mettiamo caso ci si incastri con in uomo in quanto si rappresenti(io in questo caso) la figura paterna quindi che Lui per sopravvivere ha Negato o con cui ha Lottato x affermarsi. Io rappresenterei una occasione Terapeutica x quest’uomo oppure l’amore? So che non è così facile rispondere,ma ci provi x darmi un suo punto di vista. Le spiego se Io fossi molto simile al Padre che lui ha Negato,cosa avviene? Quale potrebbe essere lo sviluppo Energetico della faccenda? La ringrazio. MARTA.
Ciao Marta. Ad essere sincero faccio fatica a comprendere il vero significato della domanda???
Comunque, qualsiasi sia la dinamica sottostante, l’amore ed un percorso di psicoterapia siano un punto di partenza per aiutare una identificazione di questo tipo.
Sempre che lo Psicopatico abbia la forza e volontà di mettersi in discussione???
Mi auguro di essere stato esaustivo?!
Ciao, mio ex e psicopatico. Ho studiato tantissimo in merito, ho letto tanti libri su riguardo. Mia figlia di 6 anni manifesta mancanza dei veri sentimenti, manipola altri bambini senza nessun scrupolo. Mi chiedo suo parere-e possibile che ha preso geneticamente? E come dovrei educarla per diminuire danni?
Buongiorno Maria. Leggere e studiare lo Psicopatico serve a poco. la personalità degli esseri umani non la troviamo scritta in nessun libro. Ogni persona è singola e rara. Detto ciò, potrebbe esserci una predisposizione genetica, ma non cedo sia la causa?! Il carattere Psicopatico si struttura tra i 18 mesi ed i 3 anni circa. Pertanto l’Epigenetica diventa di vitale importanza. Credo che le convenga farsi aiutare da persone competenti. Perché, come Lei ben sa, la situazione è particolare.
Come fare dottore ,quando il sasso grigio funziona poco?
Buongiorno Giulia. Grazie per avermi contattato. Sinceramente non so dirle quanto sia utile la tecnica della “Contro-Manipolazione”?? I rischi che fallisca sono a portata di mano ed i motivi, come può immaginare, sono tanti.Essere capaci di non far “trasparire il proprio Sé” con uno Psicopatico è praticamente impossibile. Abbiamo a che fare con il manipolatore per eccellenza. Inoltre, mai darsi il rischio che lo Psicopatico possa sentirsi sotto pressione per essere esso stesso manipolato !!!
Ho avuto una lunga storia di “amore” e matrimonio con un controdipendente psicopatico, in terapia bionnergetica per 7anni a seguito di attacchi di panico invalidanti. Per molto tempo sembrava una persona onesta, affidabile, disponile, poi si è rotto qualcosa ed è iniziato l’abuso narcisistico…è un’esperienza davvero traumatica. Ora non so più chi sia davvero, penso che sia stato capace di costruire un’immagine di sé che non corrisponde alla sua reale indole.
La descrizione fatta è quasi perfetta. Come avrai letto nell’articolo, è quasi impossibile diagnosticare la loro psicopatologia. Questo ci fa capire quanto siano “agili” nel manipolare.
Buonasera…. sa spiegarmi il perché il mio ex psicopatico durante il rapporto sessuale non raggiungeva il piacere o solo di rado e mi si attaccava al collo succhiando forte con digrignatura ascellare?
Mascellare mi scusi
Ok, grazie della correzione.
Buongiorno, Barbara.
Ogni persona è singola e rara. È difficile darle una spiegazione senza conoscere la persona e sapere chi avrebbe fatto diagnosi del disturbo??
L’unica cosa che le posso dire che è tipico dello Psicopatico ( almeno in Bioenergetica ) negare i propri sentimenti.
Spero e mi auguro di esserle stai di aiuto?
Grazie per avermi contattato.
Allora siamo circondati
Diciamo che personalità di questo tipo sono abbastanza presenti, soprattutto nei “posti” strategici.
Buongiorno dottore e grazie per l’ampia spiegazione.
Ho avuto una sorta di relazione con un uomo che presenta evidenti tratti da lei descritti.. è sconcertante.
Soprattutto, mi sono fatta l’idea che non ci sia speranza per una persona così, e soprattutto per qualcuno che “la ama” e vorrebbe averci una relazione. E’ così?
Non si ci potrà mai relazionare “normalmente” e “serenamente” con un carattere psicopatico?
Non esiste cura/terapia per un carattere prevalentemente psicopatico?
Oppure.. quali sono le modalità/strumenti per affrontarlo?
Grazie.
Buongiorno, Signora. Grazie a Lei. In effetti è sconcertante avere una relazione con una struttura psicopatica. Dipende molto dal grado di psicopatologia? Leggevo proprio ieri un articolo di psichiatria nel quale si affermava che non tutti gli psicopatici diventino violenti. Il vero problema dello psicopatico, oltre alla negazione dei sentimenti, è un Sé Grandioso e per tale motivo difficilmente intraprendono percorsi di psicoterapia e/o assunzione di farmaci per farsi aiutare.
All’età di 30 ho avuto un grave burnout emotivo. Gli strascichi si sono protratti per circa sei mesi ed è stata l’esperienza più devastante della mia vita. La fortuna ha però voluto che mantenessi sempre una prospettiva positiva degli eventi e sono sono riuscito a ricostruirmi, sia a livello di vita che professionale. Solo in prossimità della fine di questo percorso mi sono reso conto che il problema è stato sin dall’inizio causato da mia madre. La psicoterapia cognitivo comportamentale mi è stata molto utile a comprendere tutto ciò. Ho vissuto infatti i miei primi vent’anni di vita con lei è solo oggi mi sto rendendo conto di quanto male può fare a un bambino una figura materna psicopatica e narcisista. Ti distrugge da dentro, ti fa perdere il contatto con te stesso e, solo se sei fortunato, riesci a mettere dei paletti di distanza forti e netti tra te e lei.
Ciao, non esito a credere che esperienze di questo tipo sia devastanti. Non credo sia stata fortuna!? Credo sia stato il tuo desiderio e la tua volontà nello star bene che ti hanno portato a riprenderti e ricostruirti una vita. Non ci conosciamo, ma sono contento per te di essere riuscito a stabilire limiti a spazio con la figura psicopatica. Questo ti rende libero, autonomo e non più manipolabile.