Sii Gentile. La gentilezza è un atto che può aiutare il tuo benessere oltre che di altri.
PAROLE CHIAVI :
- Un comportamento che si basa sull’altruismo può aumentare il tuo benessere
- La gentilezza tende ad avere una modesta connessione con la salute e migliora la tua psicologia
- Può avere un buon impatto sulla salute della comunità
- Esistono diversi tipi di gentilezza ed alcuni di esse sono molto più potenti di altri.
Soprattutto in questo periodo di Covid-19 un comportamento basato sulla cooperazione, compassione, fiducia ed altruismo può aumentare il benessere.
Sia il benessere individuale che sociale.
Studiando oltre 200 studi su questi tipi di comportamento, classificati come attività “prosociali”, i ricercatori hanno scoperto che esiste una connessione con il miglioramento della salute fisica e mentale.
Ma non tutti gli atti di gentilezza sono uguali.
Il volontariato è uno dei più lampanti esempi di tale comportamento.
I momenti non strutturati e pianificati di aiutare gli altri tendono ad essere più potenti per il benessere.
Tradotto : l’aiuto informale ha maggior beneficio sul proprio benessere.
E questo è dovuto alla spontaneità. Il gesto spontaneo ha un significato maggiore rispetto ad altri tipi di gesti.
Le persone che fanno volontariato potrebbero vivere l’altruismo come un obbligo o come un lavoro di routine?!
Entrambi, comunque, fanno bene a se stessi che la sociale. In forma e qualità diversa.
Il comportamento “prosociale” dovrebbe avere, In ogni caso, un valore universale.
Praticato il più possibile nei momenti di vero bisogno, come in questo periodo di pandemia.
Questi comportamenti fanno parte della cultura condivisa.
Ci uniscono ed aumentano il benessere in noi stessi e nel sociale.
La scoperta delle Meta-Analisi chiarisce la differenza su questo tipo di comportamento.
I ricercatori hanno scoperto i seguenti risultati sul comportamento “prosociale” :
- I giovani hanno miglioramenti emotivi
- Gli anziani hanno benefici più fisici
- Le donne tendono ad avere più benessere rispetto agli uomini, in particolare a livello psicologico.
- L’effetto della prosocialità era più pronunciato a creare sensazioni di autorealizzazione che felicità
Uno degli aspetti della ricerca che spicca di più è la differenza tra benessere eudaimonico che edonico.
L’eudemonismo è la dottrina morale che riponendo il bene nella felicità ( eudaimonia ) la persegue come fine naturale della vita.
L’edonico ha rapporto con il piacere, c’è il bisogno di provare piacere.
È la coltivazione del benessere eudaimonico, sentiamo un significato più grande in ciò che facciamo, che può avere un effetto cumulativo per la salute psicologica e fisica.
Certo, aiutare gli altri sia in modi pianificati che spontanei può creare benessere.
Ma prima bisogna partire da se stessi e la propria conoscenza del Sé.
Essere gentili con se stessi è il primo passo per essere gentili in modo spontaneo e farlo a cuore aperto con gli altri.
Pertanto, essere radicati ( grounded ) è la base di ognuno di noi, oltre che essere un principio base della bioenergetica.
E poi, il respiro. Respirare in modo “spontaneo” con respirazione addominale apre il corpo.
Lo porta in “espansione”, un corpo espanso è più propenso verso l’esterno.
In questo caso l’esterno sono gli altri e proporsi con atti di gentilezza ed armonia.
L’atto di gentilezza è solo per piacere prima a sestesi e poi agli altri.
Senza dinamiche “nascoste”, come potrebbero essere le dinamiche di una struttura orale.
In tale carattere il dare equivale a ricevere in maniera inconscia. A volte il ricevere è preteso.
Certo, nel praticare atti di gentilezza bisogna assicurarsi di sentirsi “nutriti” e riempito abbastanza, ma per il solo piacere di farlo.
Sii gentile.
Molto bello e delicato questo articolo Doc .
Grazie Alessia.
Articolo che porta a riflessione,…come sempre. Grazie. Penso che l’essere gentile in senso lato parta dall’idea di rispetto. Rispettare l’altro nella sua essenza “altro da me” porta a condivisione più alta. A volte in questo nostro mondo distopico la gentilezza viene letta con sospetto, come un “perché lo fai, cosa vuoi veramente?”
Laura, sono d’accordo. Così come sono d’accordo sul fatto che porti a condivisione più alta. Con ogni probabilità, vista l’esistenza di molte forme di gentilezza, chi la legge con sospetto è esso stesso sospettoso. Soprattutto quando la gentilezza è a cuore aperto. Grazie a te…come sempre.
La mia cara nonna me lo diceva sempre di essere gentile con tutti, me l’ha ripetuto così tante volte che ormai è un mio modo di fare spontaneo.
Spesso trovo delle persone, soprattutto a lavorare ,che si meravigliano dei miei modi e mi ringraziano: io ne sono felice, perché penso che trovarsi di fronte qualcuno accogliente migliori la conversazione, il raggiungimento di obiettivi e lasci anche una sensazione di buonumore.
Purtroppo, però , si incontrano tanti che , invece, rispondono alla gentilezza con modi bruschi e volgari: io ormai mi sono abituata , ma dentro di me penso che siano dei poveretti.
Spesso, anche, chi è gentile , e quindi magari pensa prima di parlare , o risponde con toni pacati, viene scambiato per debole, poiché la società ci vorrebbe tutti “smart”, scattanti e molto decisi e aggressivi come approccio… che peccato!
Ciao, anche la mia nonna me lo ripeteva. Forse, le vecchie generazioni avevano una gentilezza spontanea? Sono d’accordo, essere gentili migliora la relazione. Alcuni potrebbero confondere la gentilezza con altro, esistono delle personalità che non credono in atti gentili, ma non per colpa loro. Quello che pensa la società, soprattutto sui social, deve essere sempre relativo. Dobbiamo essere in grado di fare ciò che riteniamo giusto per noi nel rispetto di se stessi e degli altri.