La seguente definizione è stata formulata dal dott. Ezio Zucconi Mazzini, fondatore dell’Analisi Bioenergetica in Italia, insieme al dott. Alexander Lowen ed al dott. Renato Monaco. Questa definizione è stata pubblicata nel 1979 alla voce “bioenergetica” del Dizionario di Psichiatria di Hinsie e Campbell, Astrolabio Editore. Ovviamente viene qui riportata in una versione aggiornata: La bioenergetica è un modo di interpretare la personalità sulla base del corpo e dei suoi processi energetici.
Fu elaborata da Alexander Lowen insieme al suo collaboratore, John Pierrakos. Nel suo libro “Paura di Vivere” Lowen da questa definizione di Bioenergetica:
- L’analisi bioenergetica porta a una conoscenza sistemica della struttura caratteriale a livello psichico e somatico. Questa comprensione rende possibile la lettura del carattere di una persona e dei suoi problemi emozionali a partire dall’espressione del suo corpo. Essa dà, inoltre, la possibilità di leggere sul corpo la storia della persona, poiché le sue esperienze di vita si sono strutturate nel corpo. L’informazione ottenuta dall’interpretazione del linguaggio del corpo è integrata al processo analitico.
- Mediante questo strumento di conoscenza, l’analisi bioenergetica offre una comprensione più profonda dell’effetto dei processi energetici del corpo sulla personalità. Il Grounding è come una persona sta sui suoi piedi, cioè nella realtà, con sicurezza od insicurezza e dipendenza. I sentimenti di sicurezza ed indipendenza sono collegati alla funzione delle gambe e dei piedi ed influenzano fortemente la sessualità.
- L’analisi bioenergetica dispone di molte tecniche corporee attive e di esercizi per aiutare una persona ad aumentare la propria energia, arricchire ed approfondire prima la percezione e poi l’espressione di sé. Nell’analisi bioenergetica il lavoro del corpo è integrato dal processo analitico, in una modalità terapeutica che associa il corpo alla mente nell’affrontare i problemi emotivi.
Come forma di terapia l’Analisi Bioenergetica è una estensione ed una sistemazione del concetto corpo-mente di Wilhelm Reich e fonde, nella sua struttura teorica, le scoperte di Freud, Jung, Ferenczi, Abraham ed altri grandi della Psicoanalisi. Il lavoro di Lowen si basa sulla legge fondamentale della vita emotiva formulata da Reich: l’unità e l’antitesi del funzionamento psicosomatico, da cui segue la sua formulazione della identità funzionale tra tensione muscolare e blocco emotivo. Un altro concetto reichiano, basilare nell’Analisi Bioenergetica, mette in rapporto l’inibizione della reattività emotiva con la limitazione della respirazione. Mentre la terapia Reichiana tendeva alla soddisfazione sessuale nell’economia energetica del corpo e la potenza orgastica era divenuta il fine della terapia Reichiana ed il criterio della salute emotiva.
L’Analisi Bioenergetica diminuisce la preoccupazione per il sesso ed il fine terapeutico viene trasferito sulla capacità di sentire piacere e di esperire la gioia di vivere, anche se, nello stesso tempo, l’analisi dei conflitti sessuali rimane un punto focale del compito terapeutico. Un approccio razionale ai disturbi emotivi non può concentrarsi esclusivamente sulla potenza orgastica, come sosteneva Reich, ma sui conflitti e le scissioni che dividono l’unità della personalità. Una delle più importanti innovazioni di Alexander Lowen è stata di far appoggiare il paziente sui propri piedi. Questo procedimento di lavoro fu messo in pratica con l’evoluzione di un concetto bioenergetico noto come “grounding” che significa avere i piedi saldamente piantati sulla terra e nella realtà della propria vita in un contatto non meccanico ma sentito, che sviluppi una carica energetica nelle gambe e uno scambio energetico tra i piedi e la terra. Il processo del grounding, aumenta il senso di sicurezza e di fiducia in sé stessi, mettendo la persona più in contatto con la realtà in cui vive, la realtà del corpo e la realtà della situazione attuale nella vita e nella società. La funzione del grounding è quella di integrare le parti scisse del corpo e di favorire l’espressione creativa di sé. Stare sulle proprie gambe (e sui propri piedi…) è una posizione di un adulto responsabile. La posizione distesa sul lettino è, invece, implicitamente un atteggiamento più infantile che facilita la regressione e l’abreazione delle emozioni rimosse.
Nell’Analisi Bioenergetica l’attenzione è concentrata su tre importanti funzioni Autoespressive: il movimento, la voce (respiro), gli occhi.
Il lavoro corporeo ha il fine di ristabilire la motilità e l’espressività naturale dell’organismo, dando al paziente la possibilità di esistere nel mondo in un modo nuovo: in contatto con i propri sentimenti, con i piedi per terra e il cuore aperto. Cioè con una sicurezza fisica ed emotiva (Consapevolezza di Sè, Autoespressione e Padronanza di Sè).
Nella prospettiva Self-analitica Bioenergetica e del Modello Scientifico elaborato da Ezio Zucconi Mazzini alla S.M.I.A.B ( Società Medica Italiana di Self – Analisi Bioenergetica per lo studio e la terapia dei Disturbi di Personalità ) l’enfasi della pulsazione bioenergetica viene spostata dall’individuo alla relazione, che risulta essere la principale funzione del Self. Questa pulsazione bioenergetica è attivata e mantenuta vitale dalla regolazione degli affetti mediante la sintonizzazione empatica (empathic attunement). Il libero fluire dell’energia non è efficiente se non raggiunge l’oggetto (la meta secondo Freud) in una relazione pulsante di reciprocità (regolazione degli affetti). La relazione bioenergeticamente pulsante, come funzione del Self, esprime la vitalità della personalità nel suo processo evolutivo.
Per quanto riguarda la valenza terapeutica del termine bioenergia, si deve dire che bioenergetica è il termine moderno della classica “vix medicatrix naturae” che da sempre interviene nei processi di guarigione e di benessere. La fonte bioenergetica è prevalentemente l’emozionalità istintuale dell’attaccamento e perdita, che biologicamente funziona mediante le pulsazioni del sistema autonomo o neurovegetativo e del sistema endocrino, ma anche mediante un sistema neuropeptidico specifico. Ed i neuropeptidi costituiscono sistemi di integrazione ed autoregolazione con azione di modulazione sul comportamento e sulle emozioni. In termini scientifici la bioenergetica esprime le pulsazioni fisiologiche del Self, cioè la pulsazione sinergica del sistema neurovegetativo (simpatico-parasimpatico), del sistema endocrino e dei sistemi neuropeptidici che autonomamente organizzano sia a livello centrale che periferico l’energia biochimica e neuromuscolare necessaria ad ogni comportamento e ad ogni emozione. La relazione terapeutica Self-analitica coinvolge unitariamente tutti i livelli della relazione: il corporeo, il comportamentale e lo psichico, in un processo fisiologico unitario (olistico). Il modello di uomo integrato della Self-analisi bioenergetica fa riferimento alla triade funzionale: mente – corpo – relazione.
Questo assunto di base ha consentito il superamento di quello che il padre della Psicoanalisi chiamava “il misterioso salto tra psiche e soma”. L’infant research e la WAIMH hanno dimostrato che la psiche nasce dalle prime esperienze relazionali corporee, e che il salto tra corpo e mente (versante somato-psichico), ora non è più misterioso e si evolve in un continuum dagli istinti all’identità. Nelle esperienze corporee dei primi due anni di vita si ritrovano le radici della psiche e di ogni psicopatologia.
La Bioenergetica si basa sulla affermazione che il corpo sia un’entità imprescindibile dalla mente e si propone l’obbiettivo di aiutare la persona a riconquistare la propria natura primaria, che per Lowen è la condizione di libertà, di grazia, di bellezza e di salute.
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